Niente, tranne la pioggia

Come avevo già avuto modo di dire qui, secondo me il “salto di qualità” Sergio Paoli l’ha fatto con Monza delle delizie. Già in quel romanzo il suo stile aveva preso una forma definita: scorrevole, piacevole, intrigante, con un’attenzione particolare e caratterizzante al sociale, con un grande utilizzo di musica quasi a fare da colonna sonora.

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Niente, tranne la pioggia non è che la conferma di quanto già intuito. Un bel noir, con la giusta dose di intrigo e suspance, un nuovo protagonista (che sembra una cosa da poco, ma immagino che non sia così facile mollare un personaggio che funziona, specie quando si è agli inizi, per delinearne un altro), nuove analisi della nostra società, temi delicati e attuali.

Sergio Paoli sta delineando in maniera sempre più netta il suo stile (e anche qui non credo sia cosa da poco trovare la propria dimensione quando è già stato praticamente scritto tutto e in tutti i modi) e lo fa con precisione e consapevolezza. 

Mi piace chi ha voglia di osare, sono soddisfatta della lettura!!! 🙂 

P.S. per chi fosse interessato, tutti i romanzi di Sergio Paoli sono in catena di lettura su aNobii nel gruppo 2 chiacchiere con gli autori

3 risposte a "Niente, tranne la pioggia"

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