Questa volta, secondo me, niente standig ovation per la Kinsella. Devo dire che ho letto in giro anche commenti positivissimi, quindi magari si tratta solo di una mia sensazione, ma la scintilla non è scoccata.
Le va riconosciuto il GRANDISSIMO merito di aver tentato una strada nuova e inesplorata, cosa che non molti fanno, perchè una volta trovato il mix giusto è più conveniente riproporre la solita minestra senza rischiare. D’altra parte, però, il libro nel complesso mi ha lasciata piuttosto indifferente, soprattutto la prima parte. Nelle prime 200 pag manca il brio che la caratterizza, le scene divertenti sono pochissime, così come quegli imprevisti che la caratterizzano. Nelle seconde 200 pag, invece, per fortuna il libro decolla, ma è un po’ tardi.
Stilisticamente resta la sua capacità di farsi leggere senza problemi e questo aiuta, ma nel complesso mi è sembrata un po’ sottotono… peccato!!!
ciao!
lo leggerò sicuramente dopo gli esami (l’avevo già addocchiato in libreria e preso nota di prenotarlo in biblio)
purtroppo ho perso molta stima nella Kinsella quando ho letto “Zenzero e cannella” di Sarah-Kate Lynch: uguale a “Ti ricordi di me?” della Kinsella.
ma pubblicato due anni prima…
@Auryn: ma davvero? 😦 bè questo in alcune trovate mi ha ricordato molto Se Solo fosse vero di Marc Levy, ma pensavo fosse un caso… 😦
io penso che aspetterò l’economica
Ma in che senso ha tentato una strada nuova e inesplorata? Per la trama o lo stile?
@magicamenteme: avrei aspettato anch’io, ma me l’ha comprato la mezza mela 😉
@ivy: per la trama, ha tentato una storia diversa dal classico chick lit…
Non sono tipo da Kinsella …. per questa volta passo 🙂
purtroppo sì.
questo non toglie nulla al suo stile brioso e al fatto che è divertente da leggere. ma mi è dispiaciuto capire che non è tutta farina del suo pur abbondante sacco!